Consigli per gli incontri con persone in carrozzina
Le persone con lesione midollare fanno parte della nostra società. Studi dimostrano che solo una piccola minoranza delle persone para o tetraplegiche si sente rifiutata dal vasto pubblico. Il contatto personale tra persone deambulanti e con lesione midollare è un fattore decisivo. Aiuta ad abolire i pregiudizi. Ma a cosa bisogna prestare attenzione quando si è a contatto diretto con persone para e tetraplegiche? Qui le diamo consigli utili sul rapporto ideale da trattare con le persone in sedia a rotelle.
Giovanni* e Luca* sono tetraplegici. Nella vita di tutti i giorni dipendono dalla sedia a rotelle. La maggioranza della popolazione non sa cosa implichi tutto ciò. «Molte persone pensano sempre che il mio più grande problema sia non potermi più alzare, tuttavia non è così», spiega Giovanni. «Per me, il fatto che la lesione midollare pregiudichi la funzione della vescica e dell’intestino o la circolazione, è una sfida molto più grande.»
Giovanni e Luca hanno già avuto l’esperienza di essere trattati dalle persone deambulanti in modo diverso da come avrebbero voluto. Per avvicinare il tema della lesione midollare al vasto pubblico, abbiamo cinque consigli per lei su come comportarsi correttamente con le persone para o tetraplegiche.
* Nomi modificati
Il comportamento corretto da adottare con le persone mielolese
Tratti le persone con una lesione midollare come vorrebbe essere trattata
Le persone in sedia a rotelle sono come lei e me. Noi tutti apprezziamo di venir trattati con rispetto e gentilezza.
Le persone mielolese dicono quando necessitano di aiuto
Quando si offre aiuto a una persona con lesione midollare, è bene chiedere prima in qual modo si può aiutarla. La persona dirà se e che tipo di aiuto necessita. Luca lo conferma: «Personalmente apprezzo se le persone mi vogliono aiutare. Ma quando una persona in carrozzina è attiva e in giro da sola, è lei stessa a chiedere aiuto. Se non necessito di aiuto bisogna anche accettarlo.»
Rispetti gli spazi di distanza nel contatto
Gli ausili sono una cosa molto personale per le persone mielolese e pertanto sono oggetti da rispettare. Come qualsiasi persona, anche coloro con lesione midollare non amano particolarmente essere toccate senza consenso. Giovanni aggiunge: «Personalmente non amo se qualcuno mi spinge senza chiedere. Quando mi premono sulla spalla, rischio di ribaltarmi in avanti a causa dell’assenza di stabilità del tronco.»
Parli direttamente alle persone mielolese
Una persona in sedia a rotelle apprezza quando la si interpella direttamente e non tramite una persona che l’accompagna. Il contatto visivo diretto è scontato. Inoltre, non parli di lei in terza persona. Luca l’ha vissuto quando era a passeggio con sua moglie e il suo cane. «Stavo tenendo al guinzaglio il mio cane, quando abbiamo incontrato una persona che passeggiava. Ha chiesto qualcosa sul nostro cane, tenendo sempre lo sguardo su mia moglie. Sebbene fossi io a rispondere, lei si rivolse di nuovo a mia moglie, aspettandosi che fosse lei a dare una risposta.»
Non veda le persone in carrozzina come diverse
Nella maggior parte dei casi, le persone con una lesione midollare mantengono la loro personalità, possiedono le stesse qualità e debolezze di prima dell’incidente o della malattia – solo che sono sedute. «Molte persone hanno subito la sensazione che io stia male e si dispiacciono per me», dice Luca. «Tuttavia, sono un ragazzo completamente normale.» Giovanni la vede allo stesso modo: «Dopo il mio incidente ho detto alle persone a me vicine: Prendetemi come ero prima. Il fatto che lo abbiano anche rispettato mi ha fatto molto bene.»
Il contatto: una necessità
Il modo sbagliato di trattare le persone con lesione midollare può avere molte cause. Un fattore molto importante è la percezione della lesione midollare nella società. Per garantire pari opportunità alle persone in carrozzina, bisogna riconoscere i possibili pregiudizi. Studi dimostrano che le persone con lesione midollare sono confrontate con pregiudizi rispetto a persone deambulanti. Le valutazioni di attributi quali intelligenza o impegno sono più negative.
Per quanto questo risultato sia sconsolante, gli studi mostrano anche spunti per ridurre i pregiudizi. Il contatto personale con le persone con lesione midollare porta a percepirle prima di tutto come persone e non come «disabili». In questa maniera si riducono gli atteggiamenti negativi e le insicurezze. Anche Luca ha fatto questa esperienza: «Quando entro in contatto con le persone in maniera aperta e notano la mia certezza, nascono conversazioni completamente normali e belle. Devo fare però il primo passo affinché ciò accada. Il contatto tra le persone deambulanti e quelle mielolese è quindi essenziale per l’integrazione nella società di quest’ultime.
Giovanni constata che le persone con lesione midollare sono notate dalla popolazione. «L’integrazione e l’inclusione delle persone mielolese sono sicuramente migliorate rispetto a prima. Oggi, ad esempio, è assolutamente normale quando una persona in carrozzina va a fare la spesa.» Ma anche le altre persone con una lesione midollare la vedono allo stesso modo? Il grafico a sinistra risponde a questa domanda. Mostra la percentuale delle persone mielolese la cui vita è resa molto difficile a causa degli atteggiamenti sociali negativi (ripartito per sesso, età e livello della lesione midollare). La percentuale di persone con una lesione midollare che hanno problemi a causa degli atteggiamenti sociali negativi è molto bassa intorno al 3–4 per cento, e rimane praticamente invariata tra il 2012 e il 2017.
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