Nuova campagna pubblicitaria FSP - NON PER COLPA MIA
La lesione midollare può colpire chiunque, in qualsiasi momento, in qualsiasi luogo e a ogni età
La Fondazione svizzera per paraplegici (FSP) ha lanciato nel 2019 la campagna pubblicitaria «Non per colpa mia». La campagna mostra ritratti di persone in sedia a rotelle. Per la FSP era particolarmente importante che le persone raffigurate, che hanno collaborato alla campagna, fossero davvero mielolese e costrette in sedia a rotelle non per colpa loro. Nella pubblicità televisiva le protagoniste e i protagonisti raccontano la storia del loro infortunio. I colori e l’atmosfera tutt’intorno sono volutamente cupi. Lo scopo della campagna pubblicitaria è attirare l’attenzione, suscitare emozioni e indurre a riflettere.
Testo e immagini: Brigitte Hächler e Simon Zwimpfer
La Fondazione svizzera per paraplegici (FSP) ha lanciato nel 2019 la campagna pubblicitaria «Non per colpa mia». La campagna mostra ritratti di persone in sedia a rotelle. Per la FSP era particolarmente importante che le persone raffigurate, che hanno collaborato alla campagna, fossero davvero mielolese e costrette in sedia a rotelle non per colpa loro. Nella pubblicità televisiva le protagoniste e i protagonisti raccontano la storia del loro infortunio. I colori e l’atmosfera tutt’intorno sono volutamente cupi. Lo scopo della campagna pubblicitaria è attirare l’attenzione, suscitare emozioni e indurre a riflettere.
Shooting a Zurigo con il fotografo Marco Grob
Le due giornate di produzione nello studio a Zurigo procedono a ritmo serrato. Sul set lavorano all’incirca trenta persone. Tutte le riprese fatte vengono tagliate in loco dall’assistente al montaggio che prepara il materiale cinematografico per il taglio finale. Si tratta di un lavoro che richiede tempo e pazienza, ma molto efficace e da fare più economicamente possibile. Christian Hamböck è entusiasta dello shooting e del risultato: «Sono convinto che siamo riusciti a creare una campagna di forte espressività e allo stesso tempo rispettosa».
Dal primo momento Christian Hamböck ha capito che Marco Grob era il fotografo giusto: «È stato un vero colpo di fortuna poterci avvalere della professionalità di questo rinomato fotografo svizzero per la realizzazione della campagna.» Il fotografo ritrattista è solito fotografare niente meno che le star di Hollywood, i grandi della musica e i presidenti d’America. «Marco Grob riesce a cogliere la persona che gli sta davanti e mettere nella giusta luce la sua personalità», dice Hamböck e aggiunge: «E non solo, sa anche relazionarsi bene con le persone con cui collabora. E questo ci stava particolarmente a cuore. Le nostre protagoniste e i nostri protagonisti sono dilettanti e se sul set c’è un clima rilassato, si sentono a loro agio.»
Anche la nuova protagonista Giordi è molto soddisfatta dello shooting e delle riprese fatte. «È stato un giorno eccitante! Ogni cosa era organizzata in modo professionale: dalla maschera ad ogni singola ripresa», dice la protagonista ticinese. Finora sono cinque i protagonisti che si sono messi davanti alla cinepresa per la campagna pubblicitaria: Gabriela, Bruno, Stephan, Florian e ora Giordi.
Lo scopo principale è conquistare nuovi membri
Questa è la seconda campagna di marketing della FSP dopo la “campagna dei tatuaggi” realizzata nel 2010. Lo scopo della campagna attuale è sensibilizzare l’opinione pubblica e conquistare nuovi membri per l’Unione dei sostenitori della Fondazione svizzera per paraplegici. «Già ora la Fondazione svizzera per paraplegici gode di ottima fama nella popolazione», dice Christian Hamböck. «Ciononostante è importante poter acquisire nuovi membri per tenere salda la rete di prestazioni realizzata. Concentrarsi sull’acquisizione di nuovi membri è stata dunque una scelta logica e necessaria.»
Per la scelta dell’agenzia e del design della campagna, la FSP si è basata sui risultati emersi da un’inchiesta preliminare fatta tra i suoi membri. «Volevamo scoprire quale motivo spingesse le donne e gli uomini svizzeri ad aderire come membro all’Unione dei sostenitori.» Il risultato è stato del tutto inaspettato, perché il motivo più citato è stato che una lesione midollare può capitare a chiunque. Senza colpa, ad ogni età e dovunque. «La prospettiva di ricevere 250 000 franchi di sussidio sostenitori in caso di para o tetraplegia conseguente a infortunio che implichi una dipendenza permanente dalla sedia a rotelle, non rientrava tra gli argomenti principali», rammenta Christian Hamböck.
Una campagna concepita in modo convincente
La concezione della campagna dell’agenzia bernese Contexta ha saputo catturare subito la simpatia di tutti i responsabili. Al centro c’è lo slogan: «Non per colpa mia». Con ciò si intende che alla persona in questione non è imputabile nessuna colpa per quanto successo. «Ci sono cose che capitano in modo del tutto imprevedibile che possono causare un infortunio con conseguente lesione midollare», spiega Hamböck. E aggiunge: «La campagna non vuole assolutamente sottintendere che ci sono persone che sono in sedia a rotelle “per colpa loro”».
La campagna è stata concepita in modo crossmediale, con spot televisivi, cartelloni, inserti stampati e pubblicità online. La campagna mostra ritratti di persone in sedia a rotelle. Nella versione televisiva raccontano la storia del loro infortunio. Per la FSP era particolarmente importante che le persone raffigurate, che hanno collaborato alla campagna, fossero davvero mielolese e costrette in sedia a rotelle non per colpa loro.
La campagna deve diventare oggetto di discussione
Christian Hamböck è assolutamente consapevole che la campagna può creare divergenze di opinione e diventare oggetto di discussione. Ma secondo lui questo aspetto non è negativo, anzi: «Siamo convinti che la campagna riscuoterà una forte risonanza e ci sarà d’aiuto per accrescere il numero dei membri a favore dell’Unione dei sostenitori della Fondazione svizzera per paraplegici nei prossimi anni», spiega Christian Hamböck.
Dopo il lancio della prima campagna nel 2019 è stato fatto un test post campagna mediante delle interviste online presso all’incirca 500 persone. L’intento era di scoprire quale impatto avesse avuto la campagna sulle persone testate valutandone il grado di riconoscimento, di gradimento e di efficacia. «I risultati ottenuti superarono le nostre aspettative», dice Christian Hamböck. Lo spot aveva raggiunto sia le persone destinatarie che il suo scopo, a dimostrazione che la campagna ben si addiceva alla Fondazione svizzera per paraplegici, diventandone un suo vero e proprio distintivo. Altrettanto bene è andata con i cartelloni che sono stati percepiti come attendibili, comprensibili e toccanti. Nell’insieme le persone interpellate hanno dato un’ottima valutazione su come il messaggio di fondo sia stato comunicato.
Giordi come nuova ambasciatrice
Da ottobre 2022 vedremo Giordi, alias Nadia Dell’Oro, nelle vesti di nuova ambasciatrice della campagna «Non per colpa mia». La 53enne ha subìto un infortunio in moto 33 anni fa riportandone una lesione midollare incompleta. Oggi offre aiuto come consulente alla pari (Peer Counselor) ad altri mielolesi e fa visite guidate nel Centro svizzero per paraplegici (CSP). L’esuberante ticinese è felice di poter dare con la sua storia un importante contributo per sensibilizzare l’opinione pubblica sul tema della lesione midollare. «Sono fiera di essere un tassello di questa campagna così fortemente espressiva e di poter dire alla popolazione attraverso la mia storia personale: una lesione midollare può capitare a chiunque, in modo del tutto inaspettato e senza colpa», così si esprime Giordi. Spinta da questi motivi si appella al cuore della gente: «Aderite come membri all’Unione dei sostenitori della FSP».
Campagna pubblicitaria FSP - Non per colpa mia
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