Un tuffo con gravi conseguenze
Spesso sono storie simili a quella di Nico: l’estate scorsa era al lago con degli amici. Passarono il pomeriggio a fare tuffi in acqua, uno dopo l’altro. Poi l’infausto tuffo di Nico ha trasformato in dramma quella che finora era stata una spensierata giornata in compagnia.
Testo: Christa Bray
Foto: Adrian Baer
Diagnosi: tetraplegia
Se oggi Nico è ancora in vita, è grazie al pronto intervento dei suoi amici. Qualche giorno più tardi, svegliandosi dal coma e non avendo più sensibilità dalla clavicola in giù, Nico realizzò quanto sarebbe veramente cambiata la sua vita.
Un piccolo passo alla volta, con l’aiuto dell’équipe di medici, infermieri e terapisti Nico lentamente è tornato a vivere la sua vita. Poco tempo fa ha concluso la riabilitazione e oggi è di nuovo in grado di mangiare da solo e di spostarsi con l’aiuto della sedia a rotelle.
- Mai tuffarsi in acque sconosciute o non limpide
- Non tuffarsi di testa in acque basse
- Non sfidarsi con prove di coraggio
- Non assumere alcol o droghe né prima di andare in acqua né durante la balneazione
- Osservare segnalazioni di pericoli e cartelli di divieti (per esempio su pontili di attracco o piscine)
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