La terapia logopedica comprende i seguenti sottodomini: deglutizione, fonazione, voce e linguaggio. Inoltre, la logopedia è coinvolta anche nel trattamento della paralisi facciale e nella gestione della cannula tracheale. Grazie all’ampia équipe multiprofessionale e alla pluriennale esperienza pratica, siamo in grado di offrire anche diagnostica e terapie per disfagie complesse, soprattutto in relazione alle cannule tracheali.

Ambiti terapeutici

  • La deglutizione è un’interazione coordinata tra 50 coppie di muscoli e cinque nervi cranici in quattro fasi di deglutizione. Questa interazione garantisce il trasporto sicuro di saliva, liquidi e cibi solidi e può essere compromessa da una disfunzione isolata o combinata.

    Gravi disfunzioni della deglutizione possono dare origine sia a polmoniti da aspirazione (entrata di saliva, liquidi o cibi nelle vie respiratorie) che causare una malnutrizione. Dato che il mangiare e il bere rivestono un ruolo primordiale in molti contatti sociali, i disturbi della deglutizione possono condurre la persona a ritirarsi dalla società o addirittura ad un isolamento sociale.

    La terapia viene adeguata alle difficoltà individuali, sempre con l’obiettivo di permettere al paziente di riprendere al più presto a mangiare e bere senza difficoltà o complicazioni. L’approfondita diagnostica fornisce una base importante per questo. Durante l’esame clinico di deglutizione, si considera l’anamnesi della persona colpita e, se necessario, si consiglia un ulteriore esame per immagini. Nel CSP, si eseguono in stretta collaborazione interdisciplinare sia esami fibrolaringoscopici della deglutizione (FEES) che anche esami radiologici della deglutizione (videofluoroscopia). Nella logopedia si lavora secondo l’approccio della terapia della disfagia funzionale (FDT),  è composta da tre elementi principali:

    • La terapia restitutiva può essere caratterizzata come un allenamento sensitivo-motorio dei muscoli della deglutizione. L’obiettivo è quello di ripristinare le funzioni carenti o di consentire il massimo utilizzo delle funzioni rimanenti. I movimenti e gli schemi di movimento individuali importanti vengono prima allenati al di fuori del processo di deglutizione e, non appena l’obiettivo di movimento viene raggiunto, integrati nell’atto deglutitorio.
    • La terapia compensativa → include cambiamenti della posizione del capo e tecniche speciali di deglutizione, comprese quelle della pulizia, che vengono applicate direttamente durante la deglutizione. Queste permettono una deglutizione efficiente e senza aspirazione, anche se la sequenza fisiologica dei movimenti non può più essere ripristinata o solo parzialmente.
    • La terapia adattativa → è un adattamento esterno. Si cerca di ridurre le richieste dell’atto deglutitorio o la sua preparazione per far fronte alla ridotta capacità di deglutizione. Vengono utilizzate misure dietetiche, la corretta collocazione del cibo, ausili speciali per mangiare e bere, nonché ausili durante il pasto.
  • L’inserimento di una cannula tracheale può essere necessario in caso di gravi problemi di respirazione e/o deglutizione. Questi influenzano la respirazione, la deglutizione e la fonazione.
    Affinché siano dati i presupposti ottimali per trattare questi tre domini, la scelta e la dimestichezza delle cannule tracheali devono essere adattate individualmente alle esigenze di ogni paziente. Per una buona gestione delle cannule tracheali diamo molto valore a una stretta collaborazione interdisciplinare di tutto il personale specialistico coinvolto.
    La logopedia si occupa da un lato della deglutizione e dall’altro della comunicazione verbale con una cannula tracheale in posa. Poiché la cannula tracheale influisce sulla funzione deglutitoria, nell’équipe della gestione della cannula tracheale la logopedia funge da disciplina specialistica nei disturbi della deglutizione di saliva e per tutte le consistenze da deglutire. Si effettuano controlli regolari delle funzioni deglutitorie e, se necessario, si adottano misure terapeutiche.
    Un obiettivo della comunicazione è quello di consentire ai pazienti di parlare e quindi di esprimere i loro desideri e le loro esigenze il prima possibile, indipendentemente dal fatto che la persona colpita sia ancora dipendente da un apparecchio di ventilazione. Nottwil Weaning®, quale centro di competenza di riferimento in materia di medicina respiratoria, sostiene l’intervento precoce di valvole fonatorie compatibili con i ventilatori già nel reparto di Terapia intensiva.

  • Il linguaggio normale è possibile solo quando la respirazione, la fonazione e l’articolazione sono coordinate con precisione. Se questo importante sistema funzionale viene colpito ad esempio da un ictus o da una malattia neurologica, si verificano disturbi del linguaggio. Il parlare diventa indistinto, confuso, e ciò può portare a limitazioni significative nelle capacità di comunicazione orale. Potendo le funzioni della respirazione, della fonazione e dell’articolazione essere compromesse in combinazioni e gravità variabili, la terapia definisce le priorità individuali dopo un esame più dettagliato.

  • I disturbi della voce possono nascere da alterazioni organiche nelle corde vocali, da paralisi del muscolo laringeo o da un impiego non fisiologico della voce quando si parla o canta. La voce diventa più roca, in molte forme diverse. Il trattamento può consistere in una terapia vocale, in un intervento chirurgico o una combinazione di entrambi. Gli esami per immagini (endoscopia) e clinici servono come base per la terapia. L’intento della terapia vocale è di ottenere un utilizzo della voce il più fisiologico possibile e di evitare sovraccarichi o compensazioni improprie.

  • I disturbi del linguaggio acquisiti sono spesso conseguenti a un ictus o a una lesione del cervello. Tutte le modalità del linguaggio parlato – quindi la produzione (parlare, scrivere) ed anche la comprensione linguistica (capire la lingua parlata, leggere) ne possono essere interessate. La valutazione delle aree colpite e del rispettivo grado di gravità avviene attraverso svariati test.
    Scopo di una terapia logopedica è di recuperare la miglior facoltà di comunicazione possibile nella vita quotidiana. Nella terapia si lavora in tutte le modalità della lingua.

    Logopädie - Modalität der Sprache

  • La paresi dei nervi facciali può verificarsi a causa di una malattia neurologica, di una lesione esterna al nervo o anche senza una causa individuabile. Generalmente, la paralisi della muscolatura facciale interessa solo un lato e può manifestarsi in vari livelli di intensità (da un angolo storto della bocca alla paralisi completa da un lato, compresa la mancata chiusura delle palpebre).

    Nella terapia si cerca con vari metodi di stimolare il nervo facciale per ottenere un recupero della muscolatura e contrastare le disfunzioni secondarie. Se gli esami precedenti mostrano un’indicazione, si ricorre anche a esercizi motori mirati.

I nostri esperti

  • Sarah Stierli

    Sarah Stierli

    Responsabile Logopedia, logopedista diplomata CDPE, Bachelor of Arts in Speech and Language Therapy, Registered MBSImP Clinician
  •  Barbara Ischer Logopädie

    Barbara Ischer

    Viceresponsabile Logopedia, logopedista diplomata CDPE, Bachelor of Arts in Speech and Language Therapy
  • Hans Schwegler Logopädie

    Hans Schwegler

    Esperto Logopedia
  • Irene Buss Logopädie

    Irene Buss

    Logopedista diplomata CDPE, Bachelor of Arts in Speech and Language Therapy
  • Tabea Holzgang Logopädie

    Tabea Holzgang

    Logopedista diplomata CDPE, Bachelor of Arts in Speech and Language Therapy
  • Marion Leu Logopädie

    Marion Leu

    Logopedista diplomata CDPE, Bachelor of Arts in Speech and Language Therapy
  • Laura Mühlebach Logopädie

    Laura Mühlebach

    Logopedista diplomata CDPE, Bachelor of Arts in Speech and Language Therapy
  • Denise Steinhauser Logopädie

    Denise Steinhauser

    Logopedista diplomata CDPE, Bachelor of Arts in Speech and Language Therapy
  • Simona Wanner Logopädie

    Simona Wanner

    Logopedista diplomata CDPE, Bachelor of Arts in Speech and Language Therapy
  • Tamina Zeier Logopädie

    Tamina Zeier

    Logopedista diplomata CDPE, Bachelor of Arts in Speech and Language Therapy

Possibilità di apprendistato

Il CSP offre stage agli studenti. La logopedia del CSP copre tutti i disturbi dell'adulto. L'attenzione si concentra sulla disfagia e sui pazienti con tubo tracheostomico. I pazienti vengono assistiti nel reparto di terapia intensiva, in riabilitazione e in regime ambulatoriale. Le candidature per il tirocinio sono accettate via e-mail (logopaedie.spz@paraplegie.ch).

Corsi e corsi di perfezionamento

Per quanto riguarda i disturbi della deglutizione e la gestione delle cannule tracheali, proponiamo corsi e workshop per logopedisti, infermieri e medici interessati. La durata e i contenuti dei corsi possono essere determinati in base alle esigenze personali. Trovate il link per accedere all’offerta di corsi sul sito web dysphagie.ch:

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