Interventi alla schiena

Consultandovi con il chirurgo del rachide che vi ha in cura avete deciso di sottoporvi a un intervento alla schiena. Di seguito trovate un elenco dei passi più importanti da seguire.

Di norma fissiamo un appuntamento per la preparazione preoperatoria, che include anche un colloquio informativo con il chirurgo, durante il quale avete un’ulteriore opportunità di ricevere tutte le informazioni sull’intervento e fare domande sull’operazione. Sarete anche informati sugli eventuali farmaci da sospendere prima dell’intervento. La procedura prevede anche un colloquio con l’anestesista, un colloquio con il medico di reparto che vi assisterà durante il ricovero e alcuni esami di laboratorio. Talvolta sono necessari esami supplementari, per esempio l’elettrocardiogramma (ECG) e un test della funzione polmonare. A seconda del tipo di intervento riceverete una ricetta per il trattamento della pelle (detergenti medici). I medicinali che prescriviamo possono essere acquistati presso la nostra farmacia. Il servizio di gestione dei casi organizza le eventuali cure successive, per esempio presso una clinica di riabilitazione.

Nella maggior parte dei casi venite ricoverati il giorno dell’intervento. Verrete accolti in reparto dal personale infermieristico e informati sul decorso ospedaliero. Di norma, secondo le indicazioni degli anestesisti, dovreste essere digiuni, ovvero non aver mangiato nelle sei ore e non aver bevuto nelle tre ore precedenti l’intervento.

Al termine dell’operazione verrete portati nella sala di risveglio per il monitoraggio. All’occorrenza, il monitoraggio può avvenire anche nel reparto di Terapia intensiva. A seconda degli accordi che avete preso con il chirurgo prima dell’intervento, una persona di contatto da voi indicata sarà informata sull’andamento dell’operazione al suo termine.

Non appena non sarà più necessario monitorare i parametri vitali, verrete trasferiti nel reparto di degenza. Nella maggior parte dei casi potrete mettervi in piedi il giorno stesso dell’operazione, magari assistiti dal personale infermieristico o dai terapisti specializzati. In alcuni casi viene invece prescritto il riposo a letto. Durante il trattamento in regime ospedaliero ricevete le cure fisioterapiche e visite regolari dal medico di reparto competente e dal medico che vi ha operato. Anche la ferita viene controllata a intervalli regolari. All’occorrenza ricevete il sostegno del personale specializzato del Centro del dolore per una terapia del dolore ottimale. Potrebbero essere necessari uno o più esami del sangue, a seconda del decorso e del tipo di intervento. Nei giorni successivi all’operazione è spesso indicato anche un controllo radiologico.

La dimissione dall’ospedale viene programmata durante le visite regolari e ha luogo quando le ferite chirurgiche sono cicatrizzate, è stata interrotta l’assunzione di farmaci endovena e siete relativamente autonomi nei movimenti. Qualora sia indicato un ulteriore trattamento in una clinica di riabilitazione, il servizio di gestione dei casi vi informerà sulle procedure. Prima della dimissione si tiene un colloquio con il medico di reparto, durante il quale verrete informati sui passi successivi e vi verrà consegnata la documentazione della dimissione. Tramite una lista di controllo potete verificare che la documentazione sia completa.

• Rapporto di dimissione
• Certificati (incapacità lavorativa, palestra)
• Ricette (antidolorifici)
• Misure comportamentali
• Eventuali ausili
• Assistenza e cura a domicilio

Vi siete sottoposti a un intervento alla schiena. Dopo l’operazione è normale avere dei dolori, dovuti all’infiammazione dei tessuti e/o a contratture muscolari. Assumete gli antidolorifici prescritti secondo le indicazioni fornite. L’applicazione locale di un impacco freddo può essere d’aiuto. Se i dolori non diminuiscono, contattate il vostro medico di famiglia.

Al momento della dimissione la ferita è cicatrizzata e appena bendata. La ferita deve essere controllata regolarmente. Se non è ancora rimarginata, programmate un controllo presso il vostro medico di famiglia per le prime 1-2 settimane dopo la dimissione. È consentito fare la doccia con un apposito cerotto resistente all’acqua. Nelle prime tre settimane non fate il bagno e non andate a nuotare. A seconda del tipo di sutura, i punti si riassorbono da soli oppure, come specificato nel rapporto di dimissione, devono essere rimossi dal personale del servizio medico. In caso di essudazione della ferita oppure se il tessuto circostante si gonfia o è arrossato, contattateci o rivolgetevi al vostro medico di famiglia.

Nel colloquio e nella documentazione di dimissione sono menzionati i tipi di carico consentito e gli esercizi consigliati di fisioterapia. Se non diversamente prescritto, di norma sono consentiti carichi tollerabili che non affaticano la schiena. Nel tipo di sforzo consigliato rientrano le passeggiate e possibilmente anche salire le scale. Quando state seduti fate attenzione a mantenere una postura diritta. Evitate di sollevare pesi superiori ai 5 kg fino al primo controllo di follow-up con il chirurgo. Evitate anche le torsioni eccessive oppure, a seconda dell’area operata, le flessioni eccessive del collo o del tronco. Se avete dubbi, chiedete alla persona che vi ha operato.

A seconda dell’intervento subito vi verranno prescritte sedute ambulatoriali di fisioterapia. Queste non sono necessarie per tutti gli interventi. In genere dovete eseguire a casa 2-3 volte alla settimana gli esercizi che vi sono stati mostrati durante la degenza in ospedale. La nostra équipe di fisioterapia sarà lieta di fornirvi un piano di esercizi. È possibile seguire la terapia ambulatoriale anche presso il Centro svizzero per paraplegici. Dopo una spondilodesi (fusione vertebrale) consigliamo di iniziare con il programma di carico durante la fisioterapia soltanto dopo il primo controllo di follow-up.

In genere raccomandiamo di non guidare l’auto prima del primo controllo. L’intervento alla colonna vertebrale e l’assunzione di antidolorifici potrebbero pregiudicare il comfort di seduta e il vostro tempo di reazione.

In funzione di come l’intervento influisce sulla vostra attività professionale e sui requisiti che essa pone, si rilascia un certificato di inabilità lavorativa. La durata del certificato varia di norma dalle 2 alle 6 settimane. In caso di interventi maggiori e di un’attività fisica pesante, l’inabilità lavorativa può durare anche 12 settimane. Informatevi presso il chirurgo prima dell’intervento e parlatene con il vostro datore di lavoro.

Nella maggior parte dei casi il controllo di follow-up avviene 6 settimane dopo l’intervento. La visita può includere una radiodiagnostica a seconda dell’operazione subita. Durante la visita il medico vi dirà se sono necessari altri controlli.